Vietato manipolare l’identità sessuale dei minorenni. All’indomani della notizia dell’avvio dello scandaloso DragTivism Junior – un vergognoso progetto finanziato dall’Unione Europea per spingere minorenni a mettere in discussione la loro identità sessuale, imparare a travestirsi da Drag Queen e diventare attivisti LGBTQ+ radicali nei loro Paesi di origine – Pro Vita & Famiglia si prepara a contrastare in Unione Europea le lobby di potere che continuano a perseguire gli obiettivi dell’ideologia di genere.
Nel caso di specie, stando a quanto scrivono i promotori del progetto, DragTivism Junior intende favorire nei minori tra i 14 e 17 anni l’acquisizione di competenze trasversali affinché possano aprirsi eventualmente per loro anche le porte della carriera di drag queen.
Di qui Pro Vita & Famiglia ha lanciato una petizione per chiedere l’immediato stop del progetto che in poche ore ha già raccolto quasi 25.000 firme ed ha come prossimo obiettivo quello di aprire un Dipartimento proprio presso l’Unione Europea che si occupi in particolar modo di monitorare e analizzare progetti e iniziative assunti dalle istituzioni europee sui temi della vita, della famiglia e della libertà educativa. Per aiutare la onlus a mettere sotto controllo gli attacchi dell’Unione Europea contro i valori e per aiutare la creazione di questo Dipartimento si può DONARE per, appunto, sostenere un progetto così ambizioso e necessario.
Inoltre, per raggiungere tale obiettivo la onlus mira chiaramente ad avvalersi della preziosa consulenza di specialisti del funzionamento dell’Unione Europea per poter seguire tutto il complesso iter di svolgimento dei lavori; ma anche per supportare gli eurodeputati eletti nei diversi Paesi e partiti che condividano l’esigenza di tutelare il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale, la promozione della famiglia e la libertà educativa dei genitori, soprattutto (per quanto riguarda gli eurodeputati italiani) in ottemperanza a quanto alcuni di essi hanno già sottoscritto firmando il Manifesto di intenti valoriali di “Pro Vita & Famiglia” a ridosso delle recenti consultazioni elettorali – invitandoli anche a fare rete tra loro così da incidere maggiormente sul piano politico.
DragTivism Junior, tra l’altro, è solo l’ultimo in ordine di tempo dei pericoli che arrivano da certe fazioni politiche dell’Europa. Non dobbiamo infatti dimenticare altre possibili derive, come il palese intento dell’Unione Europea di inserire l’aborto quale presunto “diritto” fondamentale dell’Unione Europea, che ha caratterizzato l’ultima parte dell’ultima legislatura. Come non ricordare, poi – sempre in riferimento alla legislatura da poco finita – i vari tentativi di ingerenza dell’Unione per quanto riguarda temi come il fine vita, l’utero in affitto, l’omogenitorialità, il matrimonio egualitario, il certificato di filiazione europea e le molte “condanne” dell’Europa a Stati quali la Polonia, l’Ungheria e la stessa Italia per presunte – ma mai accertate, perché inesistenti – violazioni dei diritti delle persone omosessuali e Lgbtqia+.
Il pericolo gender al’interno dell’Unione Europea, infatti, non è finito con la fine della scorsa legislatura. E’ vero che dalle ultime elezioni di giugno è uscito un Parlamento Europeo sensibilmente più orientato a “destra” rispetto al precedente (anche se, sui nostri valori, non significa che sia per forza una garanzia…) ma è altrettanto vero che Popolari, Socialisti, Verdi e Liberali hanno rieletto Ursula Von der Leyen come Presidente della Commissione UE. Inoltre, che se non bastasse, sempre a giugno scorso Alessandro Zan è stato eletto in Europa e ricopre l’importante carica di Vice-Presidente della Commissione Libertà Civili, Giustizia e Affari Interni: potrà dunque usare il suo ruolo e il suo potere per promuovere indisturbato l’Agenda politica Lgbtq. Questo significa che, nei prossimi 5 anni, dovremo aspettarci le stesse spinte ideologiche che abbiamo già provato a contrastare negli scorsi 5 anni, a partire dal tentativo di inserire l’aborto come “valore comune” nella Carta Europea dei Diritti Fondamentali, oltre che – appunto – l’agenda arcobaleno.
Ecco perché le iniziative di Pro Vita & Famiglia in ambito europeo appaiono più che mai fondamentali e proprio per questo si chiede a lettori, cittadini e sostenitori di aiutare il progetto con una DONAZIONE in favore dell’attività in Europa della onlus. Il progetto, infatti, intende anche preparare analisi, studi, documenti e rapporti per informare gli eurodeputati dei pericoli in arrivo; offrire loro le argomentazioni più corrette per opporsi nelle Commissioni e in Aula a ogni deriva ideologica in materia e supportare il loro tentativo di presentare e approvare norme a sostegno di vita, famiglia e libertà educativa, religiosa e di opinione, costantemente nel mirino dell’ideologia woke e della cancel culture dilaganti purtroppo non solo a Bruxelles e Strasburgo.