Restano numerose le famiglie italiane senza reddito da lavoro. A comunicarlo è l’ISTAT che ha reso pubblici i dati del 2016. Solo una lieve, quasi impercettibile flessione di miglioramento, rispetto al 2015: si è passati infatti da 1 milione 92 mila a 1 milione 85 mila (- 0,7%).
Ma il dato più significativo è questo: in 970.000 nuclei familiari è la donna a portare, come suol dirsi, il pane a casa. In questi nuclei familiari infatti solo la donna lavora, è occupata a tempo pieno o in formula part-time, mentre l’uomo risulta drammaticamente in cerca d’occupazione o inattivo, cioè pensionato o comunque fuori dal mercato del lavoro. Al sostentamento di tali famiglie sembra però provvedano o delle rendite o più facilmente la pensione di qualcuno dei componenti.
Come da copione già letto, la maggioranza di queste famiglie, circa 587.000, senza redditi da lavoro vive nel Mezzogiorno del Paese, segue il Nord con 300.000 unità e il Centro con 198.000. Una cifra invece ulteriormente in aumento rispetto all’anno precedente (+5%) è costituita dalle 192.000 famiglie monogenitoriali, dove c’è sì la mamma, ma è sola, disoccupata e in cerca di lavoro. Si spera dunque che vengano presto attuate nuove politiche familiari sia sul piano economico che su quello sociale in grado di favorire, a partire dalla crescita dell’occupazione, un maggiore benessere per genitori e figli.