Sono oltre 16.000 i bambini in più nati in Texas tra il 2021 e 2022 in seguito all’Heartbeat Act. Questo indicano i dati ufficiali riportati dalla Commissione per i servizi umani e la salute del Dipartimento della Salute del Texas (HHSC): un aumento delle nascite in seguito allo storico Texas Heartbeat Act del 2021 e un incremento del 2% del tasso di fertilità, dovuto palesemente al ribaltamento della tristemente celebre sentenza Roe vs Wade (1973), alla scaturigine della legislazione abortista negli Usa.
Pertanto, stando ai numeri recenti, in Texas vengono eseguiti meno di una dozzina di aborti da parte degli operatori sanitari e tutti effettuati in casistiche che compromettano la vita stessa della madre o ne inficino gravemente la salute fisica.
Eppure, nonostante il divieto all’aborto, lo scontro contro la ‘cultura della morte’ è tutt’altro che concluso. La lobby abortista si premura infatti di inviare le pillole abortive per posta e di finanziare viaggi per le madri texane per aiutarle a ottenere l’aborto in altri Stati. In particolare le città di San Antonio e Austin si stanno impegnando a spendere i soldi di tutti i contribuenti per supportare economicamente tali viaggi in altri Stati per le madri che vogliano abortire. L’HHSC segnala in proposito che ben 15.000 madri nel 2023 siano andate altrove ad abortire.
Relativamente all’aborto farmacologico – per quanto sia complesso tracciare origine, città di destinazione e destinatari – vi sono lobby attiviste che procurano le pillole abortive da distributori illegali e comunque risulta che ne entrino in Texas circa 19.000 confezioni l’anno.
Di qui, per arginare il flusso di queste pillole – potenzialmente mortali non solo per il bimbo in grembo ma anche per la sua mamma, seppur in misura minore, e con gravi ricadute sulla sua salute psicofisica – nella prossima sessione legislativa, Texas Right to Life intende promuovere un disegno di legge per ritenere responsabili di uso improprio del denaro texano in specie le città di San Antonio e Austin, particolarmente attive nell’assistere le donne in gravidanza in tali procedure abortiste, compresi i contributi economici per tali viaggi di morte per i loro figli.
Insomma si auspica che il Texas riesca a espandere il meccanismo di applicazione civile del Texas Heartbeat Act. Ciò aiuterà senza dubbio a tutelare concretamente il diritto alla vita di ciascuno, difendendolo da quanti aiutano e favoriscono l’aborto contro mamme e bambini del Texas.