Una persona su 200 che ha fatto uso o consuma abitualmente cannabis può manifestare eventi psicotici. È quanto rileva una recente indagine recentemente pubblicata su Nature Mental Health, che raccoglie i dati provenienti da oltre 160 studi eriguardanti più di 200mila persone.
Insomma, nonostante l’eterogeneità del campione esaminato e delle modalità di consumo della cannabis, l’analisi registra per una persona su 200 un episodio psicotico accompagnato da paranoia e allucinazione. Inoltre in quanti consumano cannabis a scopo ricreativo la probabilità di avere una psicosi sale a un tasso compreso tra il 19 e il 21%, mentre in coloro che l’impiegano come medicinale il tasso di psicosi è pari al 2%.
D’altra parte in coloro che fanno uso di cannabis a scopo ricreativo se la concentrazione di Thc e delle altre sostanze psicoattive è elevata, la possibilità di manifestare eventi psicotici aumenta in maniera direttamente proporzionale. Un rischio che si rileva ancor più alto nelle donne e nei più giovani, a maggior ragione se essi hanno anche problemi psichiatrici, in specie una diagnosi di disturbo bipolare. Di qui, come osservano gli autori dell’indagine nel commentare i dati, «il rischio di sintomi acuti simil-psicotici dopo essere stati esposti alla cannabis esiste, indipendentemente da come sia stata utilizzata».
Tale ricaduta drammatica del consumo di cannabis sulla salute psicologica si aggiunge alle altre conseguenze molto negative anche sulla salute fisica, soprattutto quando si tratta di adolescenti e giovani. In materia ha svolto poi un ruolo determinante anche l’eccessivo marketing sviluppato sulla pelle dei giovani. È quanto denuncia un altro studio condotto negli Stati Uniti: la moda dello ‘svapo’ e dei cibi a base di cannabis, insieme alle vendite online e consegne a domicilio, sta incentivando in maniera deleteria il massiccio consumo di cannabis in specie tra i minori.