“Il Figlio dell’Uomo quando verrà, troverà la fede sulla terra?” (Lc 18, 8). L’interrogativo di Gesù posto ai suoi discepoli risuona nella sua drammatica attualità soprattutto oggi che “la fede viene persa (incredulità) o rinnegata (apostasia)”. Ma un argine solido a tale “scatenamento satanico”, alla costruzione di un “mondo nuovo senza Dio” è rappresentato dalla Vergine Maria, che assicura costantemente nelle apparizioni di Medjugorje il trionfo finale del suo Cuore Immacolato.
Lo racconta Padre Livio, noto direttore di Radio Maria, nel suo ultimo libro-intervista con Diego Manetti La croce rinnegata (Piemme 2019, pp. 206) sull’apostasia dell’Occidente. D’altra parte “è tramite l’incredulità che il diavolo prende sempre più potere sull’uomo, fino a condurlo al supremo peccato d’orgoglio che consiste nella pretesa di essere dio al posto di Dio”. Non solo egoismo, dunque, o meglio egolatria, ma anche materialismo e modernismo sono i sintomi visibili di tale apostasia, che “riduce Gesù a un semplice maestro di sapienza”.
Un faro di luce nelle tenebre è rappresentato allora proprio dalle apparizioni frequenti della Vergine a Medjugorje, le quali costituiscono il “compimento di Fatima”, ossia la piena attuazione di quanto già rivelato da Maria ai tre pastorelli. In questo caso, però, sono già stati rivelati ai veggenti ben dieci segreti; in particolare, a due ammonimenti e un segno visibile a tutti sulla collina del Podbrdo, seguiranno ‘sette castighi’, ognuno dei quali sarà svelato tre giorni prima di compiersi. È questo il cuore profetico di quanto preannunciato a Medjugorje dalla Regina della Pace.
Nella società attuale è evidente come Satana sia ‘sciolto dalle catene’. “I fronti del suo attacco sono il mondo, la Chiesa e la famiglia” e naturalmente il cuore degli uomini, nel quale egli “semina l’incredulità, seducendoli con l’inganno secondo cui senza Dio si vive meglio”. Il demonio all’opera cerca infatti di colpire innanzitutto la famiglia, che è “il vertice dell’opera della creazione e il segno di Dio tra gli uomini”, poiché in essa “si rispecchia la Santissima Trinità”. Per questo “attacca i matrimoni, causa discordie tra genitori e figli, porta l’uomo a preferire la solitudine, stravolge la natura dei rapporti tra uomo e donna, cercando di sostituire al vincolo matrimoniale qualsiasi unione ridotta a mera pratica sessuale, o tra esseri umani dello stesso sesso, fino alle più recenti aberrazioni favorite dall’ideologia gender, ovvero la maternità surrogata e l’utero in affitto, per cui la vita di un figlio non è più dono da accogliere nel matrimonio cristiano, bensì un diritto e un’esigenza da soddisfare con la stessa superficialità con cui si ordina un prodotto da un catalogo commerciale”. Il diavolo fa così fiorire una “falsa religione che vuol sostituire l’adorazione di Dio col culto dell’uomo”.
C’è poi il sincretismo modernista che, neutralizzando la pretesa veritativa del cattolicesimo, mette sullo stesso piano tutte le diverse fedi riducendole a semplici espressioni di cultura e civiltà, a mere produzioni dell’animo umano. Tale eresia modernista, che veicola una religione umanitaria, viene purtroppo talvolta drammaticamente abbracciata anche da diversi sacerdoti e consacrati, la cui predicazione diviene perciò sempre più appiattita sulla dimensione orizzontale. In effetti, fare della Chiesa “una semplice crocerossina” (card. Biffi), piuttosto che evidenziare la dimensione trascendente dell’uomo, parlando di peccato, salvezza dell’anima e realtà escatologiche, genera conseguenze molto gravi sul sensus fidei dei credenti.
Tuttavia, pur nella dilagante e generalizzata apostasia dell’Occidente dentro e fuori la Chiesa, la barca di Pietro non può esimersi dal percorrere la via della croce nell’anelito di conformarsi a Cristo e non può sottrarsi alla propria vocazione alla testimonianza, e dunque anche al martirio se necessario.
Nonostante le criticità evidenziate, non mancano però segni di speranza, quali la fioritura di numerose conversioni e la rassicurazione materna di Maria che alla fine il suo Cuore Immacolato trionferà. Certo nella lotta contro Satana ciascuno è chiamato a fare la sua parte, a combattere con le armi di sempre, quelle consuete della tradizione della Chiesa, ossia preghiera, digiuno e carità, per ottenere la propria conversione e quella di tutti i peccatori. Per questo una raccomandazione incessante della mamma celeste ai suoi figli è innanzitutto questa: “La corona del Rosario sia sempre nelle vostre mani, come segno per Satana che appartenete a me”.
Fonte: LaNuovaBussolaQuotidiana